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Visita a Teheran del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino (21 – 22 dicembre 2013)

Il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino ha effettuato una visita di due giorni a Teheran, durante la quale ha incontrato il Ministro degli Affari Esteri Mohammad Javad Zarif, il Presidente della Repubblica Hassan Rohani, il Presidente del Parlamento Ali Larijani e le Vice Presidenti della Repubblica Masoumeh Ebtekar e Shahindokht Molaverdi.

 


L’Italia vuole aprire una nuova stagione di dialogo con l’Iran portando con se’ altri paesi Europei. E’ un bilancio trasparente e chiaro ma anche in attivo quello della visita della Ministro Emma Bonino in Iran, la prima di un capo della diplomazia italiana dopo oltre otto anni e la prima di un Ministro degli Esteri europeo dopo l’elezione del Presidente Hassan Rohani lo scorso 14 giugno. Un viaggio dal quale l’Italia porta a casa la conferma che la linea di equilibrata ed oculata apertura perseguita sin qui sia quella giusta e si accompagna con possibilità di dialogo anche su temi sensibili come i diritti umani.


 


Rafforzare rapporti e dialogo tra Italia ed Iran


“Sono qui per onorare l’impegno preso da me e Zarif con lei e Letta all’Assemblea Generale dell’Onu a New York a rafforzare i rapporti e il dialogo tra Italia e Iran”, ha detto la Ministro Bonino al Presidente Rohani ricordando come allora, a settembre, l’accordo di Ginevra non era ancora prevedibile. Bonino, che ha incontrato Rohani al palazzo presidenziale , ha percepito un “clima speranzoso”. Rohani ha ribadito, tra l’altro, l’invito al premier Letta a visitare il paese. 


 


Rohani, Italia ‘porta’ verso l’Europa


Il presidente iraniano ha dichiarato che l’Italia e’ la ”porta” che l’Iran può usare per creare fiducia reciproca con l’Europa. Con la ripresa del dialogo sulla questione del nucleare iraniano “si apra da parte dell’Ue e dell’Iran un periodo di relazioni normali”, ha auspicato la Ministro con il collega iraniano Mohammad Javad Zarif. Se da una parte l’Italia esprime l’auspicio che “il piano di azione deciso a Ginevra si trasformi in accordo generale”, dall’altra Teheran risponde con un appello a “non sabotare ciò che è stato deciso “ai più alti livelli politici”.


 


Crisi siriana ed Iran


I rapporti tra Iran e occidente sono legati a doppio filo anche all’eventuale ruolo che l’Iran giocherà nella crisi siriana. Per l’Italia – ha detto Bonino – tutti “i paesi implicati siano responsabilizzati a dare il loro contributo’’. Sul fronte dei diritti umani, ora con Teheran – secondo Bonino – si può parlare “senza pregiudizi”, e ciò crea un elemento in più di cooperazione come l’organizzazione di un seminario congiunto sulla pena di morte.


 


Accordi bilaterali


Sul tavolo degli incontri anche gli accordi bilaterali. Economici, con l’annuncio di una missione a breve di una delegazione della Banca Centrale iraniana in Italia e l’apertura di nuovi settori come quello ferroviario e aeronautico, ma anche nel campo culturale con la visita a fine gennaio a Teheran del Ministro Massimo Bray, e istituzionale, con quella del Presidente della Commissione Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini.


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