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(26 settembre – 14 novembre) Missione archeologica congiunta in Khuzistan

La missione archeologica italo-iraniana a Izeh (Khuzistan) diretta da Vito Messina (Dipartimento di Studi Storici, Universita’ di Torino) e Jafar Mehrkian (ICAR/ICHHTO) e’ in procinto di chiudere la campagna 2014, ricca di emozionanti scoperte.

L’attivita’ della missione archeologica e’ iniziata nel 2008, con ricognizioni nella piana di Izeh che hanno condotto allo studio dei bassorilievi rupestri con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, a partire dalla scansione laser 3D.


La campagna ha avuto luogo a Shami, sede di un santuario di epoca ellenistica e partica da cui proviene la statua bronzea del cosiddetto “Principe di Shami”, uno dei capolavori dell’arte partica, oggi conservata al Museo Nazionale di Teheran. L’indagine del team italo-iraniano interessa l’antica area cultuale nella sua interezza, tanto il santuario quanto il vasto e monumentale cimitero che si e’ venuto a creare nella sua vicinita’. Quest’anno sono state portate alla luce diverse tombe monumentali ed e’ stata aperta una trincea nell’area del santuario, gia indagato in modo pionieristico da Sir Aurel Stein nel 1935-36 .


Il Prof. Carlo Cereti, Consigliere Culturale di quest’Ambasciata, si e’ recato in vista agli scavi il 3 novembre scorso.