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Celebrazione della Festa della Repubblica a Teheran all’insegna della creatività italiana.

Festa della Repubblica Italiana 2024

Si è tenuta oggi la Festa del 2 giugno a Teheran, nella storica residenza qajara di proprietà dell’Ambasciata italiana, situata nel quartiere di Farmanieh, nel nord della Capitale.
L’Ambasciatrice Paola Amadei, che ha assunto il suo incarico in Iran a marzo scorso, ha aperto le celebrazioni alla presenza di un folto pubblico di oltre 500 ospiti, selezionato tra i membri della piccola ma dinamica comunità italiana, compresa la Scuola Italiana di Teheran “Pietro Della Valle”, le autorità e la società civile iraniana, i rappresentanti dei media, delle imprese, del mondo dell’arte e della cultura, il corpo diplomatico e i rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali.
Dopo la proiezione del video-messaggio ai connazionali del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, On. Antonio Tajani, l’Ambasciatrice ha pronunciato un indirizzo di saluto incentrato sui valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana, sottolineando in particolare i principi di libertà, di eguaglianza, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, ancora oggi un faro nel mondo, e il ripudio della guerra.
L’Italia, nel quadro dell’UE e della NATO e, quest’anno, in qualità di Presidenza di turno del G7, sostiene il dialogo e il multilateralismo come strumenti fondamentali per perseguire la pace, in Medio Oriente e altrove. Nel contesto delle relazioni bilaterali, l’Ambasciatrice ha richiamato il dialogo con l’Iran, anche sulle questioni più controverse.

Durante la cerimonia, il pubblico ha potuto ammirare una serie di videoclip sulle eccellenze italiane nel mondo, messi a disposizione dal locale Ufficio ICE, e una mostra di alcuni tra i più iconici oggetti del design italiano contemporaneo di autori come Gianfranco Frattini, Michele De Lucchi ed Enzo Mari, appositamente allestita nello storico giardino persiano della Residenza, in collaborazione con il gruppo Ravagh e curata da Mommadreza Movahedi