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L’Ambasciata italiana celebra il ruolo di Vico Magistretti a Teheran

Vico MAGISTRETTI

L’Ambasciata italiana a Teheran, in collaborazione con la Fondazione Magistretti, con un nuovo allestimento presso il Salone conferenze della Residenza dell’Ambasciatore Giuseppe Perrone, ha ricostruito le varie fasi del progetto del 1974 “Parco dei Principi” di Teheran, a cui lavorò il noto designer, architetto ed urbanista Vico Magistretti.

Attraverso un percorso che si snoda tra disegni originali, schizzi, planimetrie, immagini d’epoca ed oggetti risalenti agli anni della sua costruzione, come l’imponente plastico che ritrae il complesso residenziale e il depliant illustrativo delle unità abitative, la mostra racconta il progetto di Vico Magistretti per il maxi-spazio residenziale da 333 appartamenti – tuttora in ottimo stato di conservazione – ubicato nel quartiere Vanak della  capitale iraniana, in cui risiedono a tutt’oggi più di 1.500 persone.

In occasione dell’evento di inaugurazione, l’Ambasciatore Perrone ha ricordato, di fronte a un pubblico di architetti, designer, giornalisti ed artisti locali, le principali tappe del fecondo rapporto tra architettura italiana ed iraniana, che proprio tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso con i progetti della Villa Namazi di Gio Ponti, del Parco dei Principi di Vico Magistretti e della Biblioteca Nazionale di Gaetano Pesce raggiunse i picchi più elevati.

A quegli anni risale anche il lavoro di architettura e design d’interni commissionato a Magistretti nel 1974 per lo showroom di Teheran i Cerruti 1881, illustrato nell’allestimento presso la Residenza dell’Ambasciatore italiano attraverso i disegni e gli schizzi originali dell’architetto milanese, che fanno risaltare soluzioni architettoniche raffinate come la scala a chiocciola al centro degli spazi ed i tavoli e mobili espositivi realizzati con materiali di alto pregio.

“La mostra – ha concluso nel suo intervento l’Ambasciatore Perrone – consente di presentare al pubblico iraniano lo straordinario contributo, caratterizzato da semplicità, eleganza e raffinatezza, fornito da Vico Magistretti allo sviluppo urbano della città di Teheran nel suo momento di maggior slancio.